Quando la solidarietà è contagiosa

di Giulia Galera In questo post Giulia Galera racconta come è nata la ricerca e l'approfondimento "Sfida migratoria e imprese sociali tra ambiguità e innovazione"Sebbene il tema dei migranti mi appassioni da sempre, ho cominciato ad approcciarlo da un punto di vista scientifico solo recentemente. E’ stato un processo di avvicinamento al tema graduale e certamente non tempestivo, inizialmente sollecitato dagli incontri fortuiti con decine di giovani nord africani e di famiglie siriane in transito a Verona Porta Nuova. Migranti che ho incrociato nel corso dell’estate scorsa mentre tentavano invano di salire sui treni OBB diretti a Monaco di Baviera: tutti, quasi certamente, scampati ai controlli italiani -fino a poco tempo fa volutamente blandi- e bramosi di raggiungere altre mete, dove la maggior parte di loro già possiede una fitta rete di relazioni. Sono stati in particolare due gli incontri che mi hanno costretta a riflettere: il primo con un giovane richiedente protezione internazionale eritreo e il secondo con un titolare di protezione umanitaria pachistano. Il primo, iniziato con la narrazione impressionante della sua traversata del Mediterraneo, è finito con il ritrovamento dei miei cellulari, abbandonati dalla sottoscritta sbadatamente sul treno, da parte del giovane eritreo; il secondo si è concluso con una breve esperienza di micro-accoglienza del ragazzo pachistano, che mi ha dato l’opportunità di ascoltare da vicino il racconto di un viaggio interminabile, durato più di 4 mesi. Read More

Sfida migratoria e imprese sociali tra ambiguità e innovazione

Euricse Facts&Comments Giulia GaleraLeggi anche come è nato questo approfondimentoLa crisi migratoria ha innescato un cortocircuito d’idee, progetti e iniziative che hanno creato profonde divisioni nella popolazione e hanno spinto molte organizzazioni del Terzo Settore ad espandere il proprio raggio di azione nel settore dell’accoglienza di rifugiati e richiedenti protezione internazionale. Numerose associazioni e cooperative sociali si sono attivate per sperimentare, in collaborazione con le comunità ospitanti, percorsi innovativi di accoglienza e inclusione attenti alle ricadute sulla comunità. Tuttavia, i meccanismi di selezione degli enti affidatari hanno anche contribuito ad alimentare un vero e proprio “business dell’accoglienza”, che ha consentito a molte imprese sociali, interessate principalmente ad aumentare il fatturato, di improvvisarsi in questo nuovo settore di attività senza dotarsi di lavoratori formati allo scopo. La possibilità di trarre significativi profitti  ha anche favorito la costituzione di cooperative sociali ad hoc, di dubbia competenza e prive di esperienza.Alla luce dell’entità e dell’irreversibilità del fenomeno migratorio, una riflessione sulle politiche e sui modelli di gestione dell’accoglienza è diventata imprescindibile e offre l’occasione per analizzare più da vicino i processi evolutivi delle imprese sociali, che negli ultimi vent’anni si sono fortemente differenziate al loro interno a seguito della loro maggiore o minore integrazione nel sistema di welfare. Se da un lato vi sono imprese sociali che, avendo mantenuto i legami con la società civile, riescono tuttora a cogliere e rispondere efficacemente ai nuovi bisogni sociali, dall’altra ve ne sono altrettante che hanno perso il contatto con la comunità, sono soggette a sempre più pesanti pressioni isomorfistiche e che talvolta assumono comportamenti opportunistici. Read More

Call per Working Paper

Euricse ricorda a professionisti del settore, giovani ricercatori e dottorandi della possibilità di pubblicare gratuitamente nella Serie Working Paper dell’istituto articoli di carattere scientifico di taglio economico, giuridico, sociologico, storico e di scienze politiche legati alle tematiche principali delle cooperative ed imprese sociali.La Collana di Working Paper è stata introdotta nel 2009, nel corso degli ultimi sei anni ha pubblicato più di 80 articoli, in tre diverse lingue (26 paper in italiano, 57 in inglese e 6 in spagnolo), con contributi multidisciplinari. Read More

Stage Master GIS, imprese cercasi!

Giunto ormai alla ventesima edizione, il Master universitario in gestione delle imprese sociali, organizzato da Euricse e dall’Università degli studi di Trento, rappresenta un’avanguardia trentina che fornisce ai giovani laureati i principali strumenti di gestione e sviluppo delle imprese cooperative, sociali e organizzazioni nonprofit. In questo periodo stiamo cercando organizzazioni interessate ad ospitare gli studenti per un periodo di stage di 5 mesi full-time (a costo zero per l’organizzazione ospitante) da svolgersi tra maggio e settembre 2016. Le imprese cooperative e sociali che scelgono di realizzare un progetto di innovazione con l'aiuto dei nostri studenti diventerebbero partner del Master e si aggiungerebbero a più di 100 aziende italiane ed estere che hanno trovato nei nostri corsisti un valido aiuto, competente e motivato. Read More

Mappatura dell’impresa sociale in Europa, si parte!

La Commissione europea - DG Occupazione, Affari sociali è Inclusione ​ha affidato ad Euricse la supervisione scientifica (insieme ad EMES) del progetto “Mapping study on social enterprise eco-systems”. Il lavoro​ che​ dà seguito al primo Mapping study svolto nel 2014, ​avrà questi tre obiettivi:· Migliorare la qualità dei risultati presentati in sette (Belgio, Francia, Irlanda, Italia, Polonia e Slovacchia) dei 29 rapporti nazionali prodotti nel 2014 oltre a fornire informazioni di base ed esempi illustrativi. · Sfruttare il potenziale dei rapporti nazionali per incrementare il grado di consapevolezza sull'impresa sociale coinvolgendo un ampio numero di stakeholders. · Realizzare un’analisi comparata e una valutazione delle implicazioni di policy. Read More

L’impatto degli utenti in organizzazioni mission-driven

Euricse Facts&Comments Flaviano Zandonai e Silvia RensiI dati dell’ultimo Censimento Istat sulle istituzioni nonprofit (dati aggiornati al 2011 e progressivamente rilasciati a partire dal 2013) [Istat, 2013] sono utili non solo per scattare una fotografia d’insieme, ma anche per ricavare informazioni di dettaglio che consentono di segmentare il nonprofit italiano, restituendo così il suo carattere di pluriverso.Tra le diverse variabili disponibili nel datawarehouse dell’Istat sul Censimento si segnala una novità di particolare interesse, ossia le informazioni relative ai destinatari di servizi con specifico disagio, cioè fasce di utenza che, per ragioni diverse, manifestano bisogni di assistenza, cura, educazione e che vengono soddisfatti dalle diverse istituzioni nonprofit. I dati riferiti a questi soggetti sono particolarmente rilevanti perché colmano un importante gap informativo: permettono infatti di guardare al nonprofit non dal consueto punto di vista della disponibilità di asset (risorse) economiche, umane, strutturali, ma anche guardando ai beneficiari delle sue attività, iniziative, servizi. Read More

Il ruolo dell’economia sociale e solidale nel nuovo paradigma di sviluppo

Giulia Galera ha illustrato a quali condizioni l’impresa sociale possa essere considerata un modello di produzione innovativo volto a creare valore a vantaggio della comunità o di gruppi fragili. Più di 250 partecipanti provenienti da 14 paesi europei, dell'America Latina e del Nord America, si sono riuniti la settimana scorsa presso la sede del Parlamento Europeo di Bruxelles in occasione del “Forum sull’economia sociale e solidale 2016: come trasformare il paradigma economico e culturale”. L'evento è stato promosso da European United Left/Nordic Green Left (GUE/NGL). Read More

Intervista a Yiorgos Alexopoulos, ricercatore di Euricse

Yiorgos Alexopoulos è ricercatore presso l' Agricultural University di Atene (Grecia) e Senior Research Fellow presso Euricse, all'interno del progetto “L'impresa sociale, impatto sociale e bisogni finanziari” (RiSE GRIT). Il progetto è sostenuto dall'azione Marie Curie - Intra-European fellowships for Career Development (IEF), 7FP. Read More

#ESSE2015 raccontata da una giovane ricercatrice

La settimana scorsa si è conclusa la quarta edizione della European Summer School on Social Economy organizzata dal Dipartimento di Economia dell’Università di Bologna, in collaborazione con Aiccon ed in partnership con il Dipartimento di Architettura dell’Università di Bologna, EMES Network, Euricse e SECS IRT. Il tema centrale della settimana è stato Personalisation and Social Entrepreneurship. L’argomento è stato affrontato da diverse prospettive, da quella più ampia della filosofia e della storia del pensiero economico, all’imprenditoria sociale, passando per il concetto di impatto, di finanza per il sociale, fino alla social innovation e al design dei servizi. Ogni lezione ha messo l’accento sull’importanza della personalizzazione dei servizi, sul mettere al centro la persona e le sue necessità, sull’importanza del co-progettare per avvicinarsi sempre di più al completo soddisfacimento dei bisogni. In una visione più idealista quindi, l’impresa sociale può essere un antidoto alla disuguaglianza, che, al contrario, alimenta la violenza tra gli individui e non dà a tutti uguali possibilità di dimostrare ed esternare le proprie capacità. Read More