Quali scenari per l’economía social y solidaria in America Latina

23 Gennaio 2017

Michela Giovannini condivide alcune impressioni a seguito della sua recente partecipazione al congresso RILESS-EMES e al workshop ICSEM in Brasile.

Lo scorso dicembre ho partecipato a Sao Leopoldo-Porto Alegre, presso la Universidade do Vale do Rio dos Sinos (Unisinos), alla prima conferenza internazionale su economia solidale e imprese sociali organizzata congiuntamente dalla rete di ricercatori latinoamericani sull’economia sociale e solidale (RILESS) e dalla rete internazionale di studiosi e centri di studio sull’impresa sociale (EMES). L’evento si è svolto in parallelo con il V simposio internazionale su “Disuguaglianze, diritti e politiche pubbliche: protagonisti e alternative” organizzato dal gruppo di ricerca su politiche e pratiche sociali (PPGCS) di Unisinos e Universidad General Sarmiento, Argentina.

Molto stimolanti sono state per me le riflessioni emerse durante il congresso in merito al mutante scenario politico in America Latina e all’impatto c

Michela Giovannini
Michela Giovannini

he questo comporta sull’ESS, così come l’aver condiviso con un gruppo di ricerca una tre giorni di lavoro intenso, orizzontale e partecipativo finalizzati alla pubblicazione di un volume sull’ESS in America Latina.

Per un’analisi critica e inclusiva

Il congresso ha visto la partecipazione di circa 150 studiosi, provenienti principalmente da Brasile e altri paesi latinoamericani. Le principali questioni emerse durante le sessioni parallele e plenarie erano volte all’analisi dell’economía social y solidaria (ESS) nelle sue diverse forme organizzative, nonché alle sue tensioni e contraddizioni. E’ emersa pertanto la necessità di un quadro interpretativo plurale, che non idealizzi né escluda a priori determinate forme, ma le collochi invece all’interno di un contesto complesso e plurale, che non si limiti alla critica dell’economia neoliberista, ma che analizzi parallelamente i diversi modi di fare economia. Tutto ciò in un contesto come quello latinoamericano, caratterizzato da relazioni molto strette, spesso ambivalenti, tra soggetti dell’ESS e Stato. Tanto più in un’epoca come quella attuale di tramonto dell’era progressista e risorgimento di un neo-conservatorismo che è tornato in auge, con modalità diverse, in paesi chiave come Argentina e Brasile. E’ emersa dunque la necessità di un’analisi critica del ruolo dello Stato, considerando il sorgere di nuovi soggetti sociali e politici al di là di esso, che sia accompagnata da un’analisi del conflitto che gli interessi divergenti tra queste forze implica inevitabilmente.

Un libro, 16 autori di 8 nazionalità e una pianificazione partecipativa

Nei giorni a seguire si è svolto un workshop tra i partecipanti alla sezione latinoamericana del progetto International Comparative Social Enterprise Models (ICSEM), coordinato da EMES e dalla rete interuniversitaria belga sull’impresa sociale (SOCENT). L’obiettivo principale del workshop era quello di definire indice e principali contenuti di un volume su ESS e imprese sociali in America Latina, la cui bozza sarà pronta entro l’anno per giungere poi alla pubblicazione in lingua inglese con la casa editrice Routledge.

All’incontro, tenutosi a Florianopolis, hanno preso parte 16 ricercatori e ricercatrici di 8 nazionalità. All’indice definitivo del libro si è arrivati tramite una metodologia partecipativa, totalmente orizzontale e democratica, in cui attraverso la partecipazione collettiva si è riusciti a condividere e discutere idee, spunti e ragionamenti in merito a come organizzare il volume, anche quando le prospettive ideologiche e scientifiche sembravano sulla carta difficilmente conciliabili. Un esercizio notevole se si pensa a come normalmente in ambito accademico siano la competizione e la non condivisione a marcare le strategie operative.
Le tre giornate si sono svolte in un austero centro di ritiro gesuita, situato in posizione magnifica blog Michela1su di una collina con vista sulla costa circostante. Qui la condivisione degli spazi e dei momenti quotidiani, nonché del mate, l’infusione tipicamente sudamericana il cui recipiente viene tradizionalmente fatto passare di mano in mano, hanno permesso la creazione di un clima di fiducia che ha favorito l’immersione nel lavoro e consolidato le relazioni tra le persone.

Il libro sarà dunque composto da 8 capitoli riguardanti casi nazionali sui modelli organizzativi dell’ESS e altri 4 capitoli che trat
teranno tematiche trasversali, nello specifico: dimensione politica dell’ESS; impresa sociale ed ESS; ESS e dimensione di genere; epistemologie del sud a partire dalla cosmovisione degli attori dell’ESS. Il mio contributo avverrà attraverso il coautoraggio del capitolo nazionale sul Cile e del capitolo trasversale su genere ed ESS. Il volume sarà coordinato da Luiz Inacio Gaiger, di Unisinos, Marthe Nyssens, dell’Università Cattolica di Louvain e coordinatrice del progetto ICSEM, e Fernanda Wanderley, dell’Universidad Mayor de San Andrés, Bolivia.

Prossimo appuntamento la Sesta Conferenza EMES che si terrà a Louvain-La-Neuve in luglio, cui seguiranno altre due giornate dedicate esclusivamente al progetto ICSEM.

 

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