“Oltre il business per generare valore sociale”

12 Settembre 2018

Serena Porcari (Fondazione Dynamo): “L’Oasi? Un bene privato che diventa comune”

 

L’incontro, teso e proteso alla definizione di una congiunzione ideale, era nell’aria da tempo. “Siamo espressioni diverse e complementari del Terzo settore – spiega Gianluca Salvatori, segretario generale di Euricse – Non ci accontentiamo di risposte scontate. Ci sforziamo di sperimentare percorsi nuovi”. Così è stato. Euricse, Labsus-Laboratorio per la sussidiarietà, che con l’Università di Trento hanno fondato SIBEC, e Dynamo Academy sono oggi fianco a fianco, simbolicamente e formalmente. Dal 17 al 20 ottobre, la collaborazione si tradurrà nel primo laboratorio intensivo dedicato alla gestione dei beni comuni. Si tratta di SIBEC Lab, un campus rivolto a funzionari, professionisti, imprese e cittadini attivi intenzionati ad affinare strumenti – teorici, pratici e manageriali insieme – utili per rigenerare spazi a rischio disuso. Tuttavia ancora fertili. Tuttavia ancora disponibili a essere restituiti alla collettività, arricchiti nel potenziale che poi sarà riversato sulla comunità. Ma non è tutto. A ospitare le lezioni di SIBEC Lab sarà un luogo che fa piena sintesi delle virtù contagiose della rigenerazione: l’Oasi Dynamo, proprietà di circa 1.200 ettari in ambiente preappenninico nel Comune di San Marcello Piteglio. “Un luogo in cui ogni giorno si praticano conservazione, ricerca e sostenibilità ambientale”, spiega Serena Porcari, amministratore delegato di Fondazione Dynamo, a cui fanno capo Dynamo Camp, Dynamo Academy e Oasi Dynamo. Ancora: ad amplificare la gettata positiva del percorso c’è la partnership con Dynamo Academy, in prima linea nella diffusione di un approccio orientato alla Corporate Philantropy. Perché – spiega Dynamo a questo proposito – “Saper guardare oltre il business significa proiettarsi verso una cultura orientata all’innovazione, scegliere un futuro comune e generare valore sociale”.

Serena Porcari, quindi SIBEC Lab e più in generale la gestione dei beni comuni diventano spazio in cui Euricse, Labsus e Dynamo Academy s’incontrano?

“Sì. Tra le missioni di Dynamo Academy c’è la necessità di portare l’esperienza delle imprese sociali, unite all’impatto del gruppo Dynamo, a un gruppo di aziende e professionisti: noi lavoriamo su tutti i temi che conducono e aiutano le imprese ad agire per il bene comune. Questo è per noi un riferimento costante. Le nostre attività esperienziali e formative si ispirano al modello della

Terapia Ricreativa, ovvero l’approccio metodologico e valoriale alla base della filosofia di Dynamo Camp. Dynamo Academy diffonde e amplifica questo concetto: lo fa proponendo un modello aziendale innovativo. SIBEC Lab e il corso sulla gestione dei beni comuni, con queste premesse è perfettamente coerente”.

E l’Oasi Dynamo, che ospiterà il corso intensivo, che significato ha?

“È un luogo simbolico, esempio di trasformazione di un bene privato che diventa bene comune. Affiliata WWF, l’Oasi Dynamo è oggi società agricola di conservazione e aprirà le sue porte per imparare, nuovamente, a gestire i beni comuni. Ora la sfida è avviare un moto culturale, far capire agli interlocutori ideali l’importanza di approfondire questo tema”.

Gestire un bene comune significa rigenerare un luogo e uno spazio attraverso progetti che siano a loro volta inclusivi, ma significa anche generare occupazione, nuova imprenditorialità. Quali sono, a suo avviso, i margini di sviluppo?

“La nostra esperienza ci dimostra che i servizi verso la comunità richiedono persone che, in questo caso, restano insostituibili. Il valore dell’occupazione cresce di pari passo con l’impatto sociale che si riesce a generare e lo si amplifica aumentando volontari, bambini, famiglie. Un’equazione che s’è verificata con Dynamo Camp e che avverrà per l’impresa agricola”.

L’associazione Dynamo Camp è stata fondata nel 2007, undici anni fa, e nel tempo ha amplificato numeri e servizi. Come si innova pur mantenendo la filosofia delle origini?

“Noi abbiamo imparato che non si deve inventare nulla: è necessario essere aperti al mondo, curiosi, saper cogliere l’ispirazione giusta e provare ad applicarla. La nostra è innovazione di prodotto e processo, certo, ma sempre generata da un’apertura continua verso l’esterno. Ed è per questo che si rivela contemporanea. La nostra indipendenza nella raccolta fondi ci permette di poter trovare e poter provare stimoli nuovi. Ecco perché dai servizi rivolti ai bambini prima e alle famiglie poi, siamo arrivati fino alla conservazione della natura.  Innovazione è anticipazione, declinare una buna esperienza teorica con la concretezza della realtà: così si può fare la differenza”.


Il programma di SIBEC LAB

Mercoledì 17 ottobre

Introduzione

Maria Serena Porcari (Dynamo Academy); Gianluca Salvatori (Euricse); Daniela Ciaffi (Labsus)

Keynote 1 | InnovAzione con i beni comuni, Daniela Ciaffi (Labsus) e Flaviano Zandonai (Euricse)

Project work nei gruppi di lavoro

Laboratorio 1 | Costruire comunità intraprendenti, Daniela Ciaffi (Labsus)

Giovedì 18 ottobre

Keynote 2 | Risorse e finanziamenti, Anna Fasano (Banca Etica)

Project work nei gruppi di lavoro

Keynote 3 | Beni comuni, che impresa! Francesca Ricciardi (Università degli Studi di Torino)

Venerdì 19 ottobre

Laboratorio 2 | Il management dei beni comuni, Flaviano Zandonai (Euricse)

Project work nei gruppi di lavoro

Laboratorio 3 | Comunicare i beni comuni, Elena Taverna (Labsus)

Sabato 20 ottobre

Presentazione dei project work e opinione della giuria di esperti

Tutor dei gruppi di lavoro: Daniela Ciaffi, Gianluca Salvatori, Elena Taverna, Flaviano Zandonai

Come iscriversi a Sibec LAB?

Per aderire è sufficiente compilare il modulo disponibile online. I partecipanti al Campus saranno selezionati tra coloro che possiedono una conoscenza di base sufficiente del tema “gestione condivisa dei Beni Comuni”.

La quota di iscrizione è di 750 euro + IVA (dove dovuta). La quota comprende vitto e alloggio all’Oasi Dynamo, ma non comprende i costi relativi alle spese di viaggio.

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