Il ruolo dell’economia sociale e solidale nel nuovo paradigma di sviluppo

4 Febbraio 2016

Giulia Galera ha illustrato a quali condizioni l’impresa sociale possa essere considerata un modello di produzione innovativo volto a creare valore a vantaggio della comunità o di gruppi fragili.

Più di 250 partecipanti provenienti da 14 paesi europei, dell’America Latina e del Nord America, si sono riuniti la settimana scorsa presso la sede del Parlamento Europeo di Bruxelles in occasione del “Forum sull’economia sociale e solidale 2016: come trasformare il paradigma economico e culturale”. L’evento è stato promosso da European United Left/Nordic Green Left (GUE/NGL).

Giulia Galera, ricercatrice di Euricse, ha partecipato come relatrice al Workshop “Trend recenti negli approcci e nelle politiche a sostegno dell’economia alternativa“. Il suo intervento si è focalizzato sull’impresa sociale come concetto fortemente dibattuto. In base ai “confini” che attribuiamo all’impresa sociale, essa può essere alternEuricse - collaboratori team ricercaGiulia Galeraativamente concepita come un modello economico neo-liberista o come una componente innovativa dell’economia sociale e solidale. Giulia ha illustrato a quali condizioni l’impresa sociale possa essere considerata un modello di produzione innovativo volto a creare valore a vantaggio della comunità o di gruppi fragili.
Tra gli aspetti fondamentali che contribuiscono a connotare l’impresa sociale come una componente cruciale dell’economia sociale e solidale rientrano le sue radici locali, che affondano in diverse forme di consapevolezza collettiva, e il forte legame che sussiste tra il fine sociale perseguito e la governance inclusiva. Attraverso alcuni esempi concreti di imprese sociali che operano in ambiti fortemente trascurati da altri produttori di servizi di welfare, Giulia ha sottolineato il ruolo chiave svolto dalle imprese sociali nel promuovere istanze di giustizia sociale.

Il Forum è stato un’opportunità per ascoltare una pluralità di voci e punti di vista critici di policy maker europei, nazionali e locali, operatori e attivisti impegnati nella promozione di un modello alternativo di produzione e
consumo che sia compatibile con una società più equa e sostenibile.

Questo ambizioso evento organizzato con lo scopo di esplorare il potenziale di un settore economico in espansione che garantisce 14 milioni di posti di lavoro in EU e che ha dimostrato una resilienza di fronte alla crisi economica senza paragoni, si è svolto nell’ambito di 4 conferenze coinvolgendo i relatori come: Nicolas Schmit, Ministro del Lavoro, Impiego e Economia Sociale (Lussemburgo); Ourania Antonopoulou, vice Ministro del Lavoro, Assistenza Sociale e Solidarietà Sociale (Grecia); Michel Catinat, Commissione Europea; Benedito Oliveira,  del Ministero del Lavoro (Brasile) e molti altri relatori.

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