Il futuro dell’agricoltura sociale

25 Febbraio 2020

Il 21 febbraio, nella cornice di Villa Italia a Padova, abbiamo parlato del futuro della cooperazione nell’ambito dell’agricoltura sociale in Veneto. Questo all’indomani dell’approvazione in Consiglio Regionale della legge che includerà le fattorie sociali nel sistema sociosanitario del Veneto.
L’evento #coop4work ha visto la partecipazione di Irecoop Veneto, Regione del Veneto, Federsolidarietà Nazionale, Confcooperative Veneto ed Università degli Studi di Padova.

L’inclusione sociale attraverso l’agricoltura offre opportunità molto ampie di integrazione e di inserimento e può essere una risposta molto appropriata ai bisogni del territorio” spiega Roberto Baldo, presidente di Federsolidarietà del Veneto, parte in causa del progetto insieme a Confcooperative Veneto, rappresentata dal presidente Ugo Campagnaro. “Coop4work nasce con l’obiettivo di creare una rete, un confronto stabile e duraturo tra i vari attori – sottolinea Paola Spinuso, responsabile dell’area agroalimentare Irecooop Veneto – la finalità è quella di conoscere e far conoscere l’agricoltura sociale. Coop4work vuole essere un logo inteso non tanto in senso grafico ma come identità“.

Agricoltura e sociale sono due mondi che storicamente hanno lavorato insieme. Poi si sono messe di mezzo l’industrializzazione e la meccanizzazione che hanno portato ad un arresto. Oggi però c’è una ripresa come è emerso dallo studio condotto da Jacopo Sforzi, ricercatore Euricse: “Oggi siamo di fronte ad una maggiore sensibilità verso le produzioni agricole stesse (biologico, consumo critico) e anche i consumatori sono più attenti a cosa sta dietro ad ogni prodotto. Questo dà l’opportunità di tornare a produzioni di tipo manuali, offrendo quindi nuove opportunità di inserimento lavorativo anche a soggetti che hanno tipologie di svantaggio. Si riaprono quindi spazi per modificare le produzioni agricole ma per farlo è fondamentale coinvolgere il mondo sociale“. 

x