Consum-attori in movimento

23 Gennaio 2017

Flaviano Zandonai parteciperà al primo convegno della Società Italiana di Sociologia Economica (dal 26 al 28 gennaio a Roma) con il paper “Il riposizionamento dell’economia sociale nei modelli di consumo della ‘grande contrazione’” scritto a quattro mani con Alessandro Pirani.

Dal 26 al 28 gennaio 2017 si tiene a Roma, presso il Dipartimento di Scienze Sociali e Economiche dell’Università “La Sapienza”, il primo convegno della Società Italiana di Sociologia Economica (SISEC), intitolato “Le nuove frontiere della sociologia economica”.  Vi prenderà parte anche Flaviano Zandonai (Euricse, Iris Network) con il paper scritto insieme ad Alessandro Pirani (C.O. Gruppo, Future Food Institute) ed incentrato su “Il riposizionamento dell’economia sociale nei modelli di consumo della ‘grande contrazione’”.

Zandonai
Flaviano Zandonai

Il lavoro, che viene presentato all’interno della sessione pomeridiana di giovedì 26, intitolata “Consum-attori in movimento. Resilienza, collaborazione e innovazione sociale per un’altra economia”, parte da una constatazione fondamentale: le trasformazioni dei modelli di consumo si caratterizzano per essere ormai di medio-lungo periodo, antecedenti cioè la crisi attuale, sempre più pervasive, dal momento che coinvolgono ampi strati della popolazione, e sempre più profonde, non essendo esclusivamente legate a variabili contingenti come prezzo e disponibilità di beni, ma anche e soprattutto a quelle sociali e ambientali.

Di fronte ad una crescente rilevanza dei valori della sostenibilità ambientale, dell’equità, della giustizia sociale e della relazionalità, il mercato si sta rimodellando per rispondere alle esigenze di consumatori critici, consapevoli e responsabili? E quale ruolo giocano in questo processo le organizzazioni come quelle di economia sociale? Dall’analisi di quattro casi studio di questa tipologia di attori (Economia solidale trentina, Chico Mendes, Alce Nero e Local to you), che possono essere definiti come apripista nei rispettivi ambiti, se non dal punto di vista squisitamente economico certamente da quello politico-culturale e di impatto sociale, e che hanno dato vita a modelli di consumo che da alternativi sono diventati mainstream, emergono alcuni “segnali di futuro”.

Accanto alla necessità, in termini generali, di disporre di un nuovo schema attoriale in grado di supportare questo scenario in via di composizione, facendo un salto di qualità ai modelli di business multistakeholder dell’economia sociale, si intravede un mutamento strutturale di quest’ultima come “impresa piattaforma”, capace di creare le condizioni per processi socio-economici a più ampio raggio e di attivare soggetti diversi, specialmente coloro che, nel modello precedente, erano utenti, clienti, consumatori spesso definiti “finali”.

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