La cooperazione trentina oltre la cronaca

Euricse Facts&Comments Carlo Borzaga, Chiara Carini, Eddi FontanariScarica il comunicato stampaLa lettura degli articoli di cronaca che da qualche mese riportano quasi giornalmente notizie su varie componenti della realtà cooperativa trentina ha portato non poche e non poco autorevoli persone ad affermare che il sistema cooperativo provinciale stia attraversando una fase di più o meno grave crisi. È stato anche affermato in non poche occasioni che la crisi sarebbe così profonda e così pervasiva da far sì che la cooperazione non sia più da considerare – come lo è stato in passato – uno dei protagonisti dell’economia trentina.Le informazioni offerte dai media locali, essendo in genere riferite al breve o brevissimo periodo o a singoli settori se non addirittura a singole cooperative o consorzi, benché certamente utili per seguirne l’evoluzione e comprenderne le strategie, non sono tuttavia sufficienti né a sostenere né a controbattere queste preoccupazioni. La complessità del settore cooperativo e la sua articolata presenza nell’economia e nella società trentina richiedono piuttosto un’analisi che al contempo: sia esaustiva del fenomeno, abbracci un numero di anni adeguato, si basi su più variabili significative e ne confronti i principali andamenti con quelli delle altre forme di impresa. A questo fine è innanzitutto necessario reperire e rendere utilizzabili informazioni statistiche che non sempre sono facilmente disponibili perché spesso fornite in forma aggregata. Read More

Le cooperative investono? Un confronto con le spa durante la crisi

Euricse Facts&Comments Carlo Borzaga e Eddi FontanariGli investimenti materiali e immateriali, sia in quanto componenti della domanda aggregata che per i loro effetti sulla competitività, sono uno dei principali motori della crescita economica. Ciò premesso, risulta quindi interessante interrogarsi sulla propensione all'investimento delle diverse forme di impresa e in particolare delle cooperative in comparazione con le spa. In questo modo, è possibile allargare ulteriormente le analisi sulla performance delle cooperative durante la crisi proposte da Euricse in questi anni (Euricse, 2014, 2015). Read More

L’impatto degli utenti in organizzazioni mission-driven

Euricse Facts&Comments Flaviano Zandonai e Silvia RensiI dati dell’ultimo Censimento Istat sulle istituzioni nonprofit (dati aggiornati al 2011 e progressivamente rilasciati a partire dal 2013) [Istat, 2013] sono utili non solo per scattare una fotografia d’insieme, ma anche per ricavare informazioni di dettaglio che consentono di segmentare il nonprofit italiano, restituendo così il suo carattere di pluriverso.Tra le diverse variabili disponibili nel datawarehouse dell’Istat sul Censimento si segnala una novità di particolare interesse, ossia le informazioni relative ai destinatari di servizi con specifico disagio, cioè fasce di utenza che, per ragioni diverse, manifestano bisogni di assistenza, cura, educazione e che vengono soddisfatti dalle diverse istituzioni nonprofit. I dati riferiti a questi soggetti sono particolarmente rilevanti perché colmano un importante gap informativo: permettono infatti di guardare al nonprofit non dal consueto punto di vista della disponibilità di asset (risorse) economiche, umane, strutturali, ma anche guardando ai beneficiari delle sue attività, iniziative, servizi. Read More

Analisi della pressione fiscale sulle diverse forme di impresa: un approfondimento

Le riflessioni che hanno seguito la pubblicazione dei dati sulla pressione fiscale nel Terzo Rapporto Euricse (Chi contribuisce di più affa finanza pubblica? Coop e Spa a confronto) hanno suggerito ulteriori approfondimenti dei risultati in due direzioni: l’inclusione nell’analisi delle società a responsabilità limitata (srl) e la separazione delle cooperative sociali dalle altre cooperative. Read More

Le novità introdotte dalla Legge di stabilità 2015 per gli affidamenti alle cooperative sociali

Le cooperative sociali di inserimento lavorativo sono uno dei principali strumenti di politica attiva del lavoro a favore delle fasce più deboli e un importante mezzo di contrasto alla povertà. Sono più di 30.000 i lavoratori svantaggiati che lavorano, regolarmente remunerati, in queste organizzazioni. Nel complesso, il loro fatturato deriva per metà circa da fonti private, cioè dalla vendita dei beni e servizi prodotti ad altre imprese o a consumatori, e per metà da contratti con pubbliche amministrazioni. Read More

La funzione anticiclica delle cooperative italiane: un’estensione

Il comportamento anticiclico delle cooperative rispetto alle società per azioni nel periodo 2006-2010 è stato già illustrato nel secondo rapporto di Euricse sulla cooperazione in Italia. (Euricse, 2013, cap. 6). E’ ora possibile aggiornare e ampliare ulteriormente la ricerca. In primo luogo, estendendo fino al 2012 l’intervallo temporale ed includendo quindi anche la seconda fase della crisi. In secondo luogo, allargando il confronto anche alle srl e dunque considerando nella comparazione con le coop entrambi i tipi di società di capitali. Read More

Può la cooperazione diventare un modello per l’innovazione sociale?

Per valutare la dinamica delle nuove cooperative nella crisi, si è focalizzata l’attenzione alle sole cooperative costituite nel periodo 2008-2011[1]. Dai dati analizzati emergono 10.488 nuove cooperative (Tabella 1), pari al 17,6% delle cooperative attive nel 2011). Di queste, il 22,6% sono cooperative sociali. Read More

Le nuove disposizioni europee in materia di appalti pubblici e concessioni

Il 15 gennaio scorso il Parlamento europeo ha espresso la propria posizione in prima lettura sulle proposte di riforma e modernizzazione degli appalti pubblici e dei contratti di concessione nell’Unione europea pubblicate dalla Commissione europea il 20 dicembre 2011 e sottoposte poi all’esame del Consiglio e del Parlamento europeo nell’ambito della procedura di co - decisione. Read More

Multistakeholdership reloaded: Come rilanciare il progetto di coinvolgimento e condivisione dell’impresa sociale

Negli anni passati il mio intervento introduttivo era dedicato a riportare gli eventi che nel corso dell’anno avevano interessato le imprese sociali. Quest’anno abbiamo pensato di utilizzare questa relazione di apertura anche per introdurre il tema del workshop: “Il valore delle relazioni. Coinvolgere per innovare”, nella convinzione che proprio questa specificità dell’impresa sociale - l’essere cioè impresa inclusiva e relazionale - sia stato e ancor più sia oggi e sarà nel futuro (in particolare a seguito e dopo la crisi in corso) uno dei vantaggi specifici di questa forma di impresa, un vantaggio che va meglio messo a fuoco per essere potenziato attraverso modelli organizzativi, strategie e investimenti di risorse coerenti. Read More

Mondo cooperativo e mondo for profit: dialogare per una crescita sostenibile

Negli ultimi anni e in particolare a seguito della deflagrazione della crisi economica mondiale, il mondo for profit e quello cooperativo hanno, consapevolmente o meno, fatto importanti passi l’uno nella direzione dell’altro, in parte da un punto di vista dei modelli di governance, di valori e obiettivi di riferimento, ma soprattutto in termini in termini gestionali e rendicontazionali. Read More

Produzione di abitabilità e condizioni di efficacia di interventi di housing sociale: un approccio istituzionalista

In questi ultimi anni la questione abitativa è tornata ad avere centralità nell’agenda pubblica italiana ed è stata sostanzialmente rivista nel suo complesso: avere una buona disponibilità di alloggi a prezzi accessibili, localizzati in contesti urbani attrezzati da un buon livello di infrastrutture e servizi e con elevate prestazioni energetiche è indubbiamente uno dei fattori che consentono alle città di essere competitive nel mondo. Read More

Cooperare per competere: il caso della cooperazione agricola

La storia e la teoria economica ci insegnano che il superamento della povertà in ambito agricolo è legato dalla capacità dei produttori di operare su una scala che consenta l’accesso a mercati più ampi di quelli strettamente locali, e di sviluppare meccanismi che consentano loro di recuperare la maggior parte possibile del valore di ciò che producono. Read More