World Co-operative Monitor | Report 2014

20 Marzo 2015

Quebec, ottobre 2014 – L’Alleanza Cooperativa Internazionale (ICA) presenta, con il supporto tecnico e scientifico dell’Istituto Europeo di Ricerca sull’Impresa Cooperativa e Sociale (Euricse), l’edizione 2014 del rapporto World Co-operative Monitor, un progetto statistico su scala globale che monitora l’impatto sociale ed economico delle cooperative e mutue più grandi al mondo.

Questa terza edizione del rapporto, basata sui dati del 2012, mette in luce l’impatto del settore cooperativo nel mondo. Ne emerge un settore in crescita continua, in grado di affrontare la crisi finanziaria globale e di influenzare positivamente il benessere economico e sociale di molti individui.
Il rapporto studia le imprese cooperative a livello mondiale, partendo dai dati di 65 paesi, evidenziando la natura globale del movimento cooperativo.

wcmLe 300 cooperative più grandi sono classificate in base al fatturato e in base al rapporto tra fatturato e prodotto interno lordo (PIL) pro-capite, in modo da mettere il fatturato in relazione con il potere d’acquisto del paese in cui hanno sede e rendere i dati maggiormente comparabili. Inoltre, il rapporto contiene una descrizione della banca dati 2014 e alcune classifiche di settori specifici sia in base al fatturato sia in base al rapporto tra fatturato e PIL pro-capite.

I dati contenuti nel rapporto sono stati raccolti tramite un questionario online al quale hanno risposto direttamente le cooperative e mutue. Successivamente si è proceduto ad integrarli con altre banche dati e con informazioni raccolte da associazioni nazionali, istituti di ricerca e organizzazioni di settore e altri soggetti.

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Dati gli obiettivi del progetto la popolazione in esame si suddivide nelle seguenti forme organizzative:

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Principali risultati del World Co-operative Monitor 2014:

Nel complesso i dati sono stati raccolti per 1.926 cooperative di 65 paesi per un fatturato totale di 2.623 miliardi di dollari nel 2012. Le cooperative analizzate appartengono ad otto settori, tra i quali i due più grandi sono l’agricoltura e industria alimentare e le assicurazioni. Le cooperative con un fatturato superiore a 100 milioni di dollari annui sono il 68% di quelle esaminate.

Nella banca dati di quest’anno si può notare l’aumento delle cooperative di Asia e Africa e ci sono 16 nuovi paesi rappresentati: Congo, Costa Rica, Repubblica Ceca, Repubblica Dominicana, Estonia, Iran, Islanda, Israele, Kenya, Lituania, Lettonia, Marocco, Myanmar, Mongolia, Nepal, Pakistan, Paraguay, Russia e Slovacchia.

Le prime 300 cooperative e mutue per fatturato

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La classifica delle prime 10 cooperative tra le top 300 per fatturato è cambiata di poco rispetto all’anno precedente: al primo posto si conferma la giapponese Zenkyoren.
In termini di fatturato totale, dalle tre edizioni del World Co-operative Monitor (dati del 2010, del 2011 e del 2012) emerge un aumento del 11,6% del fatturato complessivo delle top 300.

Le prime 300 in base al rapporto tra fatturato e PIL pro-capite

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L’analisi che tiene in considerazione anche il PIL pro-capite mette in luce la rilevanza delle cooperative nel loro paese.

Nella top 10 troviamo un numero maggiore di cooperative asiatiche rispetto alla classifica basata sul solo fatturato. Al primo posto si posiziona la Indian Farmers Fertiliser Cooperative Limited (IFFCO).
Il World Co-operative Monitor è frutto del lavoro di una squadra di ricercatori di Euricse con il supporto scientifico di un comitato di esperti internazionali e la sua realizzazione è resa possibile dal contributo dei nostri partner organizzativi: Fundación Espriu, U.S. Overseas Cooperative Development Council (OCDC) e OCB System.

I vantaggi del rapporto annuale del World Co-operative Monitor includono la possibilità di:

  • aumentare la visibilità delle cooperative nel paese e nel settore economico in cui operano, nonché a livello internazionale;
  • dimostrare l’importanza economica e sociale delle cooperative e mutue ai governi e alle agenzie di regolamentazione;
  • diffondere buone pratiche, approcci innovativi e modelli imprenditoriali di successo di tipo cooperativo;
  • creare reti tra cooperative e mutue per una maggiore condivisione delle informazioni, di business intelligence, e più in generale delle opportunità di business.

Il World Co-operative Monitor è uno strumento importante per i ricercatori e gli esperti di tutto il mondo. Come ha dichiarato Johnston Birchall, professore di politiche sociali presso la Stirling University (Regno Unito):

Nell’autunno del 2013, Co-operatives UK mi chiese di scrivere un rapporto sulla governance dei grandi gruppi imprenditoriali cooperative. Infatti, in seguito alla gestione fallimentare della più grande cooperativa di consumo del Regno Unito, Co-operative Group, i detrattori/critici iniziarono ad affermare che le cooperative grandi sono ingestibili. Di conseguenza avevamo bisogno di sapere se la crisi fosse limitata al gruppo colpito. E senza il World Co-operative Monitor non avremmo saputo da dove cominciare! Probabilmente avrei studiato i casi delle organizzazioni più note, rischiando di trarre conclusioni abbastanza prevedibili. Invece ho potuto selezionare un campione scientifico delle 60 maggiori cooperative (prendendo la top 10 dei sei settori industriali) e portar avanti uno studio molto più approfondito. Ne è emerso che non c’era una crisi di tipo sistemico e che i problemi del Co-operative Group erano una conseguenza del suo percorso e della sua peculiare struttura di governance. Consiglierei sicuramente ad altri ricercatori di usare il World Co-operative Monitor. Non è uno strumento perfetto, ma usandolo si possono individuarne gli errori e suggerire dei miglioramenti. Infatti, fornisce un punto di partenza obbiettivo per le nostre ricerche. È una risorsa preziosa – use it or lose it!

Il successo del progetto non può tuttavia prescindere dal contributo delle singole cooperative, che possono partecipare attivamente al progetto compilando il questionario disponibile all’indirizzo www.monitor.coop.

Scarica l’Executive Summary: WCM | Exploring the co-operative economy – Report 2014

Leggi il report completo (eng)

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