Territori accoglienti: focus sulla sanità e l’accesso alle cure

14 Novembre 2018

Le pratiche ospiti della sesta sessione parallela, una scheda per conoscerle

 

Quattro esperienze selezionate dal Centro di Salute Internazionale e Interculturale (CSI). Quattro casi di studio protagonisti di una delle sei sessioni del workshop Territori accoglienti, in programma il 24 novembre all’università di Trento.  A raccontarsi saranno OXFAM/Centro Salute Globale (TOSCANA), il Centro Immigrazione, Asilo e Cooperazione Internazionale (CIAC) di Parma, l’organizzazione umanitaria Intersos e l’associazione Naga, attiva a Milano. Ma di cosa si occupano? Di seguito una scheda dettagliata. Per partecipare al workshop e conoscere le pratiche è sufficiente registrarsi online (l’iscrizione è gratuita: qui il form).

Sessione 6 – Salute e accesso alle cure, per un diritto universale

 OXFAM/Centro Salute Globale (TOSCANA)
Centro Salute Globale: è la struttura della Regione Toscana per il coordinamento delle iniziative di cooperazione sanitaria internazionale e di tutela della salute dei migranti. Il centro opera per soddisfare i bisogni di salute promuovendo l’accesso universale a servizi sanitari di qualità al fine di favorire equità, solidarietà e inclusione sociale. OXFAM è un movimento globale che opera nella lotta alla povertà e nel miglioramento delle condizioni di vita dei più poveri. OXFAM Italia, nato dall’esperienza di Ucodep, nel 2010 aderisce alla confederazione internazionale OXFAM.

Progetti attivi:

Prevenzione e contrasto del fenomeno delle mutilazioni genitali femminili (MGF)
Obiettivo: favorire la prevenzione delle MGF tra le donne e le minori a rischio sul territorio regionale.

Common Approach for Refugees and other migrants’ health (CARE) ( OXFAM Partner)
Obiettivo: Promuovere e sostenere un buono stato di saluto per i migranti e della popolazione in generale negli Stati Membri dell’Unione Europea che subiscono una forte pressione migratoria.
– Educare alla cittadinanza e alla salute globale
Obiettivo: Promuovere una cultura di cittadinanza e salute globale, stimolando il senso di appartenenza alla comunità mondiale, nell’ottica del raggiungimento dell’SDG 4.7. Nello specifico, realizzare e favorire percorsi formativi nell’ambito della Salute Globale attraverso il coinvolgimento delle realtà territoriali (Università, enti formativi, organizzazioni della società civile e associazioni delle comunità di immigrati).
– Sistema di Protezione Interdisciplinare per la salute mentale di richiedenti asilo e rifugiati
Obiettivo:
-Definizione di una strategia regionale di salute mentale di comunità rivolta alla presa in carico di richiedenti asilo e rifugiati, di minori stranieri non accompagnati e minori migranti, basata su un approccio intersettoriale (settore pubblico e privato sociale), multidisciplinare e multiculturale, coinvolgendo anche la medicina pediatrico/generale;
– Formazione;
-Attivazione di un sistema di supporto e supervisione per gli operatori delle strutture di accoglienza;
– Definizione di una strategia monitoraggio e valutazione come strumento di verifica dei risultati e di programmazione delle politiche sanitarie regionali.

– Escapes – educatori alla salute di comunità per l’accesso appropriato ed equo ai servizi  OXFAM Partner
Obiettivo: L’obiettivo del progetto è quello di facilitare l’accesso delle persone migranti ai servizi sanitari attraverso la figura dell’Educatore di Salute di Comunità (ESC). Attraverso lo sviluppo del modello ESC, si vogliono rafforzare sia le competenze degli operatori sanitari in ambito di relazione con l’utenza migrante e sia promuovere un uso appropriato e consapevole dei servizi sanitari da parte delle comunità migranti.

Progetti di formazione:
– Corso di Perfezionamento Universitario in Migrazione, Salute, Diritti. Un approccio multidisciplinare alle relazioni interculturali.
– Politiche e strategie regionali in materia di salute dei migranti: esperienze dei servizi socio-sanitari a confronto.
Libro “La crisi dei rifugiati” e il diritto alla salute  presentato il 21 giugno con Oxfam

CIAC (PARMA)
Centro Immigrazione, Asilo e Cooperazione Internazionale: nato a Parma nella seconda metà del 2000, è una onlus operante in attività di tutela dei diritti civili, di assistenza giuridica e sociale, di formazione dei migranti, dei richiedenti asilo e in generale delle persone.

Progetti attivi:
Rifugiati in famiglia: un progetto di alcune famiglie parmigiane che hanno deciso di ospitare nella loro casa un rifugiato, ospitandolo nelle loro strutture.
Il progetto prevede: accoglienza in casa per un periodo di 6 mesi; rimborso mensile alle famiglie; continuo supporto e momenti dedicati di verifica da parte di specialisti dell’asilo e della psicologia famigliare; un operatore di progetto (psicologo) dedicato a supportare le dinamiche e le pratiche concrete di accoglienza; in caso di difficoltà nell’accoglienza, garanzia per il rifugiato di rientrare nel progetto SPRAR; momenti di formazione, confronto e socializzazione comunitari.
Tandem: sono appartamenti, gestiti da Ciac, in cui convivono studenti o lavoratori italiani con rifugiati che arrivano da altre parti del mondo. Si basa su principi quali integrazione, scambio, autonomia, condivisione e attività formative.
Agricoltura Sociale: il progetto promuove l’inclusione socio-lavorativa per richiedenti asilo e titolari di protezione.

 Intersos (CROTONE)
Intersos: INTERSOS è un’organizzazione umanitaria italiana operante nell’ambito delle emergenze umanitarie, che soccorre e aiuta persone vittime di guerre, violenze e disastri naturali. Nel 2014 è stato aperto a Crotone un poliambulatorio INTERSOS che offre assistenza medica, servizi sociosanitari e assistenza psicologica ai migranti, ai richiedenti asilo e agli italiani che vivono in condizioni di povertà. Il centro è stato inserito in un progetto FAMI (Fondo Asilo Migrazione e Integrazione) gestito dalla ASP di Crotone.

Naga (MILANO)
Naga: è un’associazione di volontariato che fornisce assistenza sanitaria, sociale e legale ai cittadini stranieri, impegnata nella difesa dei diritti.
Progetti (quelli dell’area socio-santaria):
Ambulatorio medico: sono offerti, a cittadini stranieri senza permesso di soggiorno, servizi di ambulatorio, di consulenza psicologica e sportelli d’ascolto per fornire risposte a donne straniere su questioni relative a prevenzione, contraccezione e maternità. Inoltre vengono perseguite strategie e azioni di pressione per affermare il diritto alla salute per gli stranieri irregolari a livello cittadino, regionale, nazionale ed europeo.
Medicina di strada: visitando settimanalmente le aree più periferiche e degradate della città e offrendo visite mediche con una clinica mobile, rende accessibile il diritto alla salute anche per i cittadini stranieri, rom e sinti che vivono in condizioni in cui è più difficile accedere alle cure sanitarie.
Cabiria: organizza interventi di prevenzione e informazione sanitaria, legale e sociale al fine di favorire l’accesso ai servizi del territorio delle persone che si prostituiscono, oltre a promuovere la conoscenza e rafforzare la consapevolezza dei propri diritti e della legislazione italiana in materia di prostituzione e di immigrazione.

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