Storie di stage: Adrian Luncke

18 Agosto 2017

Sto svolgendo il mio stage presso l’Associazione Onlus oew “Organizzazione per Un mondo solidale” a Bressanone, dove seguo lo sviluppo del progetto “zebra”.

Gennaio, Bressanone. Sede dell’associazione oew. Ci sono circa 60 persone, molti senza fissa dimora e tutti venditori del giornale di strada “zebra.”, si ritrovano per la riunione annuale dove discutere l’andamento della rivista. Tanti di loro sono extracomunitari, con poche conoscenze linguistiche e scarse possibilità di integrarsi nel mercato del lavoro. Queste persone, grazie al giornale di strada “zebra.” hanno la possibilità di una, seppur piccolo, collaborazione retribuita. Durante la riunione si sentono molte voci in diverse lingue, anche lamentele: “il giornale non vende come prima”, “la gente ci tratta male”, “cerchiamo un lavoro più stabile”.

Io, nuovo collaboratore dell’associazione, un po’ basito, mi chiedo: “Che posso fare?”

Mi chiamo Adrian Luncke, sono tedesco, laureato in filosofia, economia e storia dell’arte a Berlino. In Germania ho iniziato a lavorare nel settore culturale anche in piccole associazioni. Dopo qualche anno mi sono trasferito in Italia con il desiderio di continuare a lavorare nell’ambito del non-profit.Adrian_zebra.2

In Italia, però, mi sono dovuto confrontare con un sistema legale e amministrativo molto diverso da quello del mio paese d’origine. Avevo molte domande alle quali facevo fatica a trovare risposta: “In quali settori operano le imprese sociali in Italia? Fra quali forme giuridiche possono scegliere? Quali obblighi finanziari comportano? Come si accede ai finanziamenti per i progetti sociali?”

Il desiderio di trovare risposte alle mie domande è stata la spinta che mi ha condotto al Master GIS. Il Master mi ha dato la possibilità di affrontare e risolvere molte delle mie perplessità, nonché di collaborare con validi colleghi all’elaborazione di conoscenze e competenze da sfruttare anche fuori dall’aula.

In sostanza il Master mi ha fornito degli strumenti preziosi che mi stanno servendo per affrontare le sfide dell’associazione oew: abbiamo infatti capito che, dopo tre anni di vita, il progetto “zebra.” doveva entrare in una nuova fase, ossia rappresentare per i venditori un periodo intermedio in cui sviluppare le capacità necessarie per emanciparsi ed entrare in modo più solido nel mercato del lavoro. Inoltre, per i più bisognosi, “zebra.” poteva essere un sostegno nelle emergenze (ad esempio garantiamo dei posti letto durante i freddi mesi invernali) nonché uno strumento utile per creare un’immagine positiva dei venditori di strada presso tutta la comunità.

Nei primi mesi del mio stage, previsto dal Master GIS, ho iniziato a pianificare al meglio i servizi offerti dal progetto “zebra.” in un’ottica multi-stakeholder, coinvolgendo cioè i venditori, gli operatori sociali, i sostenitori e gli acquirenti nel tentativo di sfruttare le potenzialità (e le aspettative) di tutti gli attori presenti nella nostra rete locale.

Attualmente sto lavorando sulla progettazione e sul fundraising e, tra non molto, ricorrerò di nuovo al bagaglio di competenze fornite dal Master GIS, dato che dovrò redigere un’importante richiesta di finanziamento per il futuro sviluppo del progetto “zebra.”.

Le sfide si iniziano a vincere quando si capiscono le potenzialità delle persone, delle organizzazioni e del contesto in cui esse operano, e io sono fiducioso!


La rubrica “Storie di stage” è stata creata per dare la possibilità ai corsisti del Master GIS di condividere le loro storie ed esperienze durante i periodi di tirocinio. Le iscrizioni per una nuova edizione del Master sono aperte. Per informazioni e iscrizioni visita la pagina dedicata al corso.


 

x