Valutare l’impatto economico e sociale degli enti di Terzo settore

Stato del progetto: in corso

Descrizione

La recente Riforma del Terzo settore (Legge 106/2016) prevede all’articolo 3 “obblighi di trasparenza ed informazione anche verso i terzi” rispetto alle attività condotte e all’articolo 7 processi di valutazione dell’impatto sociale, intendendo con lo stesso la “valutazione qualitativa e quantitativa, sul breve, medio e lungo periodo, degli effetti delle attività svolte sulla comunità di riferimento rispetto all’obiettivo individuato”. Il tema della valutazione dell’impatto sociale generato è quindi oggi di certo attuale, ma non si presta ad essere solo un ennesimo obbligo giuridico imposto dal legislatore alle organizzazioni di Terzo settore. La valutazione consta di un processo che permette, da un lato, di essere trasparenti nei confronti dei propri soggetti finanziatori, dei propri stakeholder e della comunità nel suo complesso, trasferendo e condividendo importanti informazioni sull’attività condotta e sulle ricadute della stessa per il territorio. Dall’altra, l’atto di misurare e valutare permette alle organizzazioni stesse di avere processi strategici più chiari su cui impostare la propria attività.

Con questi fini di risposta alla Riforma e di identificazione di modelli di valutazione utili per la pianificazione strategica delle imprese interessate dall’attività valutativa, Euricse ha sperimentato prima, e quindi validato, un proprio modello di valutazione ad indici ed indicatori volto ad essere usato come strumento rendicontativo dalle singole organizzazioni e come strumento valutativo anche a livello aggregato in consorzi e territori per identificare ricadute ed impatti economici e sociali delle cooperative sociali.

Il progetto di ricerca sta continuando con la volontà di declinare il modello su altre organizzazioni di Terzo settore, di replicare l’indagine negli stessi ed in ulteriori territori, di mettere a disposizione delle cooperative stesse un metodo semplice, ma completo e automatico per realizzare la propria rendicontazione sociale e valutazione di impatto.

Obiettivi

Il progetto di ricerca aveva come obiettivo iniziale quello di sperimentare una metodologia che soddisfacesse i principi e il posizionamento scientifico di Euricse rispetto alla valutazione dell’impatto sociale: che evitasse, quindi modelli di monetizzazione esclusiva degli impatti sociali generati, che non riducesse la valutazione ad un unico indice o valore di sintesi, che non fosse strumento funzionale ai finanziatori, ma strumento funzionale alle imprese stesse e ai policy maker. L’obiettivo indiretto della metodologia era anche quello di evitare il carattere dell’autoreferenzialità da un lato e il rischio di mancata considerazione di possibili dimensioni di impatto non previste dalla programmazione iniziale dell’organizzazione, e per questo si è creato un metodo condiviso con le organizzazioni stesse, ma dal carattere strettamente scientifico. Obiettivo correlato era quindi quello di applicare la metodologia in alcuni territori e in via sperimentale ad alcune organizzazioni per identificare reali e nuove dimensioni di impatto sociale e per dare maggiore visibilità dei risultati prodotti a livello economico e sociale dalle cooperative sociali sulla comunità.

Obiettivi specifici e più attuali del progetto sono quelli di replicare la metodologia negli stessi ed in ulteriori territori, raccogliendo best-practices e realizzando sui dataset aggregati modelli di analisi e valutazione più complessi, tali da creare benchmark.

Secondo obiettivo del progetto è quello di mettere a disposizione delle cooperative sociali e degli enti interessati il software generato da Euricse per la creazione automatica di report di rendicontazione sociale (bilancio sociale) e di sistemi di valutazione dell’impatto sociale delle proprie attività, affiancando eventualmente anche nell’uso dello stesso per la propria progettazione strategica.

Infine, è obiettivo della ricerca estendere il metodo ImpACT dalle cooperative sociali alle altre organizzazioni di Terzo settore o ad altre imprese cooperative e di sperimentare quindi lo stesso su nuove tipologie organizzative.

Risultati principali

Il principale risultato già raggiunto dal progetto di ricerca consiste nella metodologia realizzata: il metodo ImpACT. Esso consta di un questionario rivolto alle organizzazioni che ha il fine di raccogliere dati e valutazioni sull’organizzazione e sulle performance raggiunte (seguendo la logica della impact chain theory e distinguendo quindi tra le risorse, le attività ed i processi, i servizi e gli output, il benessere e gli outcome, gli impatti di medio-lungo periodo) e di questionari e interviste agli stakeholder con cui le imprese si relazionano, per attivare un processo di valutazione partecipata e raccogliere dati soggettivi sulle ricadute e i cambiamenti prodotti dall’attività su ciascuno stakeholder.

Il metodo ImpACT è stato applicato tra 2015 e 2016 complessivamente a 275 cooperative sociali tra Trentino, Veneto e Friuli Venezia Giulia. La somministrazione dei questionari ai singoli stakeholder per la valutazione partecipata ha inoltre permesso di raggiungere oltre 1500 persone, creando quindi dataset complessi. Le analisi hanno permesso di descrivere le peculiarità dei modelli di cooperazione sociale territoriali nelle tre regioni, di identificare i risultati raggiunti rispetto alle stesse dimensioni di analisi (seppure da sottocampioni e non dall’universo delle cooperative regionali) e di evidenziare quindi nel dettaglio il peso economico di tutti e tre i sistemi, la rilevanza imprenditoriale di una percentuale elevata delle cooperative sociali analizzate, gli impatti sociali oltre che ai risultati diretti delle attività, esplorati ad esempio nella capacità di rigenerazione, negli effetti sulle politiche pubbliche territoriali, nella capacità della rete di generare anche extra-servizi e azioni solidali, eccetera.

Infine, le analisi hanno permesso di verificare che, se, da un lato, il metodo si presenta abbastanza standardizzato per permettere a tutte le organizzazioni di confrontarsi rispetto agli indici raggiunti, dall’altra, esso è metodologicamente e concettualmente un metodo flessibile, che può essere quindi opportunamente ricalibrato ed adattato per singoli progetti (anziché per organizzazioni), per settori di intervento specifici (prevedendo quindi sezioni di approfondimento) e per aggregati di soggetti diversi (singole organizzazioni, consorzi, reti, ecc.).

E’ quindi obiettivo attuale del progetto e risultato atteso, quello di riprodurre il metodo ImpACT con continuità, offrendo agli enti di Terzo settore -ed in primo luogo alle cooperative sociali- aderenti il proprio bilancio sociale e sistema di VIS e alle reti di settore e organizzazioni di secondo livello analisi aggregate e valutazioni di impatto aggregato sul territorio.

Pubblicazioni

Depedri, S., (2014), Non solo numeri: l’impatto sociale della cooperazione sociale in provincia di Treviso, Report di ricerca Euricse.

Depedri S. (2015) “Il nostro impatto sociale. Esiti della valutazione dell’impatto economico e sociale delle cooperative sociali trentine aderenti a Con.Solida”, Euricse Report, Ottobre

Depedri S. (2016) “La valutazione dell’impatto sociale nel Terzo Settore. Il posizionamento scientifico di Euricse e il metodo ImpACT” Euricse Position paper

Depedri S. e Turri S. (2016) “L’impatto economico e sociale della cooperazione sociale in Friuli Venezia Giulia. Primi processi di valutazione”, Rapporto di ricerca

Depedri S. e Turri S. (2016) “La cooperazione sociale in Veneto. Rendicontazione e valutazione dell’impatto sociale 2015”, Rapporto di ricerca

Partner

Con.Solida

Confcooperative – Federsolidarietà Veneto

Confcooperative – Federsolidarietà Friuli Venezia Giulia

Legacoop Friuli Venezia Giulia

Cooperativa sociale Noncello

Consorzio COSM

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