HIGHLIGHTS 2016

15 Dicembre 2016

Ecco a voi un breve riepilogo del nostro 2016.

Lo staff di Euricse lo sta presentando, proprio in questi minuti, al Consiglio di indirizzo che si è riunito per analizzare insieme i traguardi raggiunti. Come sempre questa è anche l’occasione per raccogliere spunti per le future ricerche, eventuali domande di consulenza e richieste di collaborazione che trasformeremo nella strategia per il nuovo anno non perdendo mai di vista il nostro obiettivo principale: rilanciare la riflessione sul modello imprenditoriale cooperativo al fine di dimostrare la rilevanza nei moderni sistemi economici e sociali.

Rapporto Italia

Nel corso del 2016 abbiamo continuato l’attività di misurazione e monitoraggio della performance e dell’impatto delle cooperative italiane. Euricse dispone attualmente di una banca dati economico-finanziaria e occupazionale sulla cooperazione nazionale completa, che da quest’anno tiene conto anche delle imprese controllate e dei singoli settori cooperativi.

Il principale output di questa attività è il Rapporto Italia, giunto alla quarta edizione, che sarà disponibile da gennaio. A tal riguardo Carlo Borzaga ha già presentato alcune anticipazioni in occasione della Biennale dell’economia cooperativa.

La quantità e la qualità del dataset Euricse, insieme all’esperienza maturata nel corso del tempo, hanno consentito di includere in questa nuova edizione anche la stima dell’impatto della cooperazione nel sistema economico italiano e di aggiornare e integrare ulteriormente gli indicatori economico-finanziari e occupazionali. In questo modo, si è potuto, non solo dar conto del peso e del ruolo esercitati dalla cooperazione nell’economia italiana, ma continuare anche a testare e ad approfondire l’evoluzione e la performance di questa particolare forma d’impresa.

Imprese e cooperative sociali e di comunitàLibroBianco_copertina

All’inizio del 2016 abbiamo deciso di dedicare una riflessione più approfondita  a questo tema. Lo riteniamo un modello di cooperazione efficace per contrastare le recenti trasformazioni economiche e sociali che influenzano negativamente lo sviluppo sia di comunità rurali, situate in aree marginali caratterizzate da problemi di isolamento, spopolamento, mancanza di servizi essenziali e scarse opportunità di reddito per gli abitanti, sia di comunità urbane caratterizzate dalla presenza di quartieri degradati, aree dismesse e fenomeni di marginalità sociale.

Da allora abbiamo realizzato il Libro bianco sulle cooperative di comunità che abbiamo presentato al Festival dell’economia di Trento. Abbiamo, inoltre, analizzato alcune buone prassi internazionali nell’ambito dello studio di fattibilità “Lo sviluppo delle cooperative di comunità” del Ministero dello Sviluppo Economico, in collaborazione con Invitalia, che aveva lo scopo di esaminare possibili strade e modelli di collaborazione innovativa tra il sistema pubblico e il movimento cooperativo.

Il nostro obiettivo generale è quello di elaborare nuovi modelli istituzionali e nuove metodologie organizzative per capire e utilizzare le potenzialità delle imprese cooperative e sociali nella gestione di servizi di interesse generale.

ImpACT

Un altro anno di valutazione dell’impatto sociale si è concluso con la conferenza stampa di presentazione dei risultati della ricerca realizzata da Euricse, che si è tenuta presso Confcooperative-Federsolidarietà Veneto. La creazione di una nostra metodologia, ImpACT, per valutare l’impatto economico e sociale generato dalle cooperative sociali sulogoImpACTl territorio era già stata oggetto di riflessione scientifica e di pubblicazione nel position paper proposto negli scorsi mesi.

Il modello ImpACT è stato ad oggi applicato alle cooperative sociali trentine, a quelle della regione Friuli Venezia Giulia e a quelle venete. In particolare i dati raccolti riguardano 275 cooperative sociali e 1.268 stakeholder tra cui soci, utenti e loro famigliari, lavoratori ordinari e svantaggiati, volontari, operatori, professionisti esterni e imprese clienti. Tale ricerca ha quindi dato la possibilità ad Euricse di creare delle banche dati particolarmente ricche e utili per l’analisi dell’impatto generato dalla cooperazione sociale sul territorio.

L’impresa sociale e i suoi ecosistemi: una mappatura europea

Euricse ha coordinato l’indagine insieme alla Rete europea EMES, per conto della Direzione Generale Occupazione, Affari Sociali e Inclusione della Commissione europea ed è stato anche il responsabile dell’aggiornamento del report nazionale sull’Italia.

In Europa, il numero di imprese sociali è in aumento così come è in espansione la varietà di settori in cui sono impegnate. Molti paesi stanno introducendo nuove leggi e azioni di sostegno per favorire lo sviluppo delle imprese sociali. I mercati, il pubblico così come il privato, offrono nuove opportunità per le imprese sociali sia nella fase di start up sia nella crescita e nello sviluppo di iniziative.

Queste sono solo alcune delle rilevazioni dell’indagine che ha dato seguito al primo Mapping study, svolto nel 2014 e che aveva come obiettivo quello di migliorare la qualità dei risultati contenuti in sette dei 29 rapporti nazionali elaborati nel 2014 (Belgio, Francia, Irlanda, Italia, Polonia, Slovacchia e Spagna).

Pubblicazioni

Nel corso del 2016 è proseguita l’attività di studio sulla sostenibilità, sulle specificità e sulle potenzialità delle imprese cooperative e sociali sia dal punto di vista teorico che nei diversi ambiti di attività.
In concreto il lavoro si è articolato in tre progetti, gestiti del tutto o in parte da Euricse, anche in collaborazione con studiosi esterni all’istituto.
Nel primo, da cui è derivata la pubblicazione di due speciali del International Review of Sociology con nuntitledove saggi complessivi, abbiamo analizzato le modalità con cui si sono formate le imprese sociali in diversi paesi, soprattutto al fine di mostrare come esse abbiano spesso avuto origine dal basso, come risposte
auto-organizzate a bisogni non soddisfatti da altre istituzioni.
Il secondo lavoro è consistito nella collaborazione per individuare e reperire una serie
di articoli su diverse esperienze di cooperazione in settori e paesi diversi che sono confluiti nel “The Handbook of Co-operative and Mutual Businesses” (a cura di J. Michie, J. Blasi & C. Borzaga), il primo volume di questo genere sulle cooperative, le mutue e le imprese di proprietà dei lavoratori pubblicato dalla prestigiosa Oxford University Press.
Con il 2016, infine, si è chiuso il progetto di analisi della legislazione cooperativa nei paesi europei, iniziato nel 2009 e sviluppato in diverse tappe. Il risultato finale, in cui si identificano i caratteri fondamentali di una legislazione delle imprese cooperative uniforme a livello europeo e coerente con i principi dell’Alleanza Cooperativa Internazionale, è in corso di pubblicazione da parte della Intersentia International Publications. Il volume è intitolato “Principles of European Cooperative Law. Principles, Commentaries and National Reports” e uscirà nel corso del 2017.

World Co-operative MonitorCopertina

Quest’anno il World Co-operative Monitor, ricerca annuale finanziata dall’Alleanza Cooperativa Internazionale (ICA) con il supporto scientifico e tecnico di Euricse, è giunto alla quinta edizione. Il rapporto, primo e unico studio a trattare delle dimensioni economiche del movimento cooperativo a livello mondiale, è quest’anno arricchito da una nuova sezione: l’analisi della struttura del capitale delle 300 organizzazioni della graduatoria Top300. Il nuovo rapporto include inoltre una sezione speciale dedicata alle cooperative di consumo all’interno del settore del commercio.

Gianluca Salvatori ha presentato i dati principali dell’indagine in occasione del Summit internazionale delle cooperative, che si svolge in Quebec (Canada) ogni due anni.

Migliorare le statistiche sulle cooperative

Migliorare le statistiche sulle cooperative è un impegno congiunto di Euricse e ILO. Gli esperti in varie occasioni hanno riconosciuto  l’importanza di avere statistiche più complete e comparabili a livello internazionale relative alle cooperative. Questa esigenza è stata riconosciuta da ILO nel documento sulla Promozione delle Cooperative che incoraggia i governi ad assicurare che le politiche nazionali “cerchino di migliorare le statistiche nazionali sulle cooperative, da utilizzare nella formulazione e nell’attuazione di politiche di sviluppo”. A ILO è,  inoltre, stato chiesto di presentare un aggiornamento sui progressi alla 20esima edizione della Conferenza Internazionale degli statistici del lavoro (ICLS) che si terrà nell’ottobre 2018. A tal fine ILO sta intraprendendo una serie di iniziative tra le quali una mappatura globale delle esperienze degli stati nel miglioramento delle statistiche sulle cooperative. Euricse è lieta di contribuire alla mappatura globale con sei ulteriori casi di studio nazionali.

Cooperative sanitarie e mutue

Nel 2016 abbiamo lanciato la ricerca “Cooperative sanitarie e mutue – Un’analisi del contributo delle cooperative alla salute dei cittadini a livello mondiale”. Lo studio, che si propone di analizzare il contributo di cooperative sanitarie e mutue alla promozione della salute della cittadinanza nei diversi sistemi nazionali di welfare, verrà realizzato in collaborazione con IHCO (International Health Co-operative Organisation, organizzazione settoriale dell’ICA sulle cooperative sanitarie).

Risposta alla consultazione della Banca d’Italia

Il documento evidenzia come le disposizioni di vigilanza per il Gruppo Bancario Cooperativo proposte da Banca d’Italia non sembrano tenere conto del ruolo, delle specificità e dell’importanza del credito cooperativo in Italia, concentrandosi troppo su alcune criticità, che indubbiamente ci sono, ma che a nostro avviso non giustificano il tipo di intervento delineato da Banca d’Italia.

In particolare, le disposizioni porterebbero ad una perdita dell’autonomia e dell’identità cooperativa di queste banche, pregiudicando l’importante ruolo che hanno sempre svolto a supporto dello sviluppo locale e comportando un inaridimento complessivo dell’offerta creditizia, a danno soprattutto di famiglie e piccole imprese.

SIBECsibec

La prima edizione del Laboratorio di formazione itinerante “La gestione condivisa dei beni comuni”, promosso da SIBEC, la Scuola Italiana Beni Comuni ideata da Euricse, Labsus e Università degli Studi di Trento, si è svolta da marzo a settembre 2016. I risultati sono positivi sia in termini di partecipazione sia in termini di visibilità. Da pochi giorni abbiamo aperto l’iscrizione per la seconda edizione del Laboratorio che inizierà a marzo 2017.

Tra i successi di SIBEC elenchiamo anche un accordo firmato con CSVnet per la formazione a livello nazionale dei quadri dei CSV locali.

Per quanto riguarda la formazione a livello locale, abbiamo terminato con successo l’esperienza di un corso per e con il Comune di Trento, abbiamo intrapreso un percorso con il CSV di Pavia e ne stiamo avviando uno con il Comune di Terni e la rete ANCI Umbria.

Master GISMASTER GIS 2016_2017_def

I 23 diplomati della generazione 2015/2016 hanno concluso il percorso del Master GIS.  I primi riscontri sono positivi in termini di placement: 10 proseguono con la stessa organizzazione di stage mentre 4 hanno trovato una prima occupazione in un’altra organizzazione. Come sempre Euricse monitorerà e faciliterà il loro inserimento nel mercato del lavoro per tutto il 2017.

La nuova generazione di 17 corsisti, provenienti da tutta Italia e da diversi percorsi universitari, ha invece appena iniziato il suo cammino che si sviluppa nell’anno accademico 2016/2017. La novità principale riguarda l’ingresso ufficiale del Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale e della Facoltà di Giurisprudenza tra i soggetti promotori del Master, affianco allo storico Dipartimento di Economia e Management. Inoltre, abbiamo rinnovato il programma didattico e il corpo docenti mentre abbiamo confermato gli “studi di caso” reali e il tirocinio di 5 mesi.

Accompagnare il cambiamento cooperativo

In un quadro contrassegnato dalla crisi delle forme tradizionali di rappresentanza del mondo cooperativo, ma più in generale di tutti i cosiddetti “corpi intermedi”, si evidenzia, sempre più diffusa, una domanda di cambiamento che richiede, in un apparente paradosso, di ridisegnare le reti in senso più cooperativo, anche fuori dal perimetro dell’economia sociale. Da questo punto di vista il driver di questo “rinascimento dei network” è l’innovazione che combina fattori tecnologici e sociali e che si definisce sempre più come un processo aperto, in grado cioè di recuperare il senso più autentico del cooperare, condividendo cioè mezzi e fini dell’azione e agendo trasversalmente ai settori di attività, agli ambiti disciplinari, ai territori e alle matrici culturali ed ideologiche.

Euricse si propone come facilitatore di processi di co-innovazione nelle reti cooperative e nel corso del 2016 sono stati aperti ben 4 cantieri.

– A Verona con il locale consorzio di coop sociali per ridefinire il “bouquet” di servizi alle associate riallineandolo alla nuova mission consortile.

– A Bergamo per individuare nuovi modelli di coordinamento tra consorzi territoriali e strutture di servizio nell’ambito di un “ecosistema” cooperativo.

– E in Trentino con due distinte iniziative: l’accompagnamento al settore LSSA per valorizzare il suo carattere plurale promuovendo sinergie lungo nuove filiere e il re-design del consorzio Con.Solida puntando in particolare sulla ripartenza delle sue “aree” (lavoro, educazione, ben-essere).

 

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