Giro di boa per SIBEC. III modulo: “Governance e modelli organizzativi”

12 Maggio 2016

La Scuola Italiana dei Beni Comuni  ideata da Euricse, Labsus e Università di Trento giunge al suo terzo appuntamento sul campo. Dal 12 al 14 maggio i partecipanti al laboratorio itinerante di SIBEC si ritroveranno a Firenze per approfondire il tema: “Governance e modelli organizzativi”.

Dopo la partenza a Milano, il viaggio di SIBEC è proseguito verso Napoli e nei prossimi giorni, risalendo verso nord, la scuola farà tappa a Firenze.

IMG_1454In questo modulo ci si attende di riuscire a dare gli strumenti minimi necessari per una gestione dei beni comuni al tempo stesso economicamente sostenibile, produttiva di opportunità di lavoro, ma rispettosa della loro peculiare caratteristica di beni condivisi, il cui sviluppo deve sempre essere nell’interesse generale. Tali strumenti devono declinarsi in concrete forme organizzative, delle quali comprendere punti di forza e debolezza, opportunità e limiti. Ovviamente ogni forma organizzativa non può prescindere da specifici modelli di governance in grado di regolare ruoli, procedure, responsabilità e processi decisionali. Abbinare conoscenze giuridiche-amministrative con capacità imprenditoriali e manageriali rispettando la vocazione dei beni comuni sarà la sfida principale di questa tappa.

Un momento strategico per la formazione perché l’equilibrio tra una gestione sostenibile dei beni comuni e l’utilizzo di strumenti imprenditoriali risulta tanto delicato quanto indispensabile.

Nel pomeriggio di giovedì 12 maggio, presso la sede del Cesvot, il presidente di Euricse Carlo Borzaga terrà una lezione sul tema “Verso un linguaggio comune: governance”. La docenza di Borzaga segnerà l’orizzonte verso il quale la figura professionale del futuro “gestore di beni comuni” dovrà tendere, costruendo una agile mappa concettuale di riferimento.

La tre giorni fiorentina proseguirà venerdì mattina con l’intervento del sociologo Flaviano Zandonai, ricercatore di Euricse, segretario di Iris Network ed esperto del settore non profit e dell’impresa sociale. Zandonai presenterà ed illustrerà ai partecipanti alcuni casi studio con l’obiettivo di declinare le conoscenze acquisite in competenze operative applicabili nei rispettivi territori.

Nel pomeriggio l’esperta locale Rossana Caselli, responsabile della rete toscana di Labsus, introdurrà i corsisti nella realtà di Mondeggi, la fattoria senza padroni. Il Comitato verso Mondeggi bene comune è un movimento di cittadini che propone la rinascita di Mondeggi come una “fattoria senza padroni”, ovvero un luogo di produzione agricola rispettosa dell’ambiente, a servizio della comunità locale, generatore di lavoro e ricchezza diffusa. I partecipanti avranno la possibilità di confrontarsi con il comitato che da circa due anni sperimenta dei modelli per introdurre nella fattoria un’economia partecipata. Dal sito di Mondeggi si legge: “Siamo una rete di produttori biologici, biodinamici certificati e non certificati, professori, architetti, studenti e semplici cittadini. Abbiamo deciso di creare una rete per trovare una linea comune con cui affrontare le varie tematiche legate alla terra ed ad un uso responsabile di questa. Crediamo fondamentale lo scambio di esperienze, conoscenze e nuove tecniche per sfuggire al controllo delle grandi multinazionali e per intraprendere un percorso condiviso di lotta e riappropriazione delle terre incolte mantenendole pubbliche”.

Come di consueto il modulo terminerà sabato mattina presso il centro AVIS con la fase di tutoraggio di Itaca e DOF Consulting. I partecipanti di SIBEC infatti hanno continuato il lavoro a distanza, attraverso una piattaforma online e con il supporto dei tutor, nella costruzione dei rispettivi project work in cui stanno sperimentando l’applicazione alle proprie idee progettuali degli strumenti operativi acquisiti nel laboratorio.

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