SEED per l’innovazione sociale

Il progetto SEED – Social innovation EcosystEm Development, finanziato dal programma europeo per l’occupazione e l’innovazione sociale (EaSI), ha l’obiettivo di creare quattro Centri di Competenza per l’Innovazione Sociale nei Paesi partner (Italia, Grecia, Romania, Slovenia). Il ruolo… Read More

DES: a che punto siamo?

I DES, sono i Distretti per l’Economia Solidale in Trentino e hanno l’obiettivo di valorizzare le risorse territoriali in base a criteri di equità, di sostenibilità ambientale e socio-economica. Read More

“Da Social street a Social state: non accontentiamoci più”

Salvatori al WIS: "Il Terzo settore torni a essere motore di cambiamento sociale e politico"Quella di Gianluca Salvatori, alla fine, è un'esortazione accorata. Un appello rivolto al Terzo Settore nel suo insieme, affinché superi i confini minuti della piccola scala e ambisca piuttosto a elevare la propria azione di elaborazione, progettazione e innovazione al centro del dibattito, verso un cambiamento collettivo, sociale e politico insieme. Scrollandosi di dosso la rassegnazione, l'assuefazione alla posizione laterale. “E accettando, così, di occuparci non più e non solo di Social street, ma di Social state”, sintetizza il segretario generale di Euricse. Un moto di responsabilità che, nelle parole di Salvatori, si emancipa dalla tendenza, emersa negli ultimi decenni, “che rischia altrimenti di mettere in sordina le capacità di un movimento”. Read More

Misurare l’impatto a fini strategici

ImpACT al WIS: come valutare ricadute e benessere“E' un processo nuovo. E' complesso. Richiede adattamenti, cambiamenti gestionali. Ma la valutazione dell'impatto può diventare l'occasione per definire uno strumento utile nel migliorare la pianificazione strategica”. Sara Depredri, ricercatrice di Euricse, nella seconda mattinata del Workshop sull'impresa sociale (WIS) ha esordito così, indicando tanto le sfide quanto la gettata delle potenzialità. L'ha fatto introducendo la metodologia ideata da Euricse nel 2016, ImpACT, e spiegando senso e prospettive della misurazione dell'impatto economico e sociale generato dalle cooperative e dalle imprese sociali. Read More

Quando la ricerca si fa dentro le imprese sociali

Bodini al Workshop WIS: "Ricerca e sviluppo, investimenti in crescita" La trasformazione in atto è presto sintetizzata: dalla ricerca sull'impresa sociale s'è arrivati alla ricerca dentro l'impresa sociale. Una variazione lessicale che rende sostanziale il cambiamento in corso e che traduce la spinta crescente, attualissima, verso l'innovazione, di processi e di prodotti insieme. Un'attenzione che le imprese sociali – grandi o piccole che siano – manifestano amplificando la spesa dedicata alla voce “ricerca e sviluppo” nonché dotandosi di uffici interni dedicati e specializzati. Dalla ricerca sull'impresa sociale alla ricerca nell'impresa sociale, per l'appunto. Read More

Storie di stage: il racconto di Stefania

Da Trento a Bologna per progettare eventi culturali (e sociali) Mi chiamo Stefania Gadotti, sono nata a Trento e mi sono laureata all’Università di Verona in Scienze e Tecniche della Comunicazione Grafica e Multimediale. Dopo il percorso universitario ho deciso di mettermi alla prova in modo concreto: prima con un viaggio di volontariato in India e poi prestando servizio civile alla Fondazione Trentina Alcide De Gasperi. Grazie a queste esperienze ho deciso di avvicinarmi al mondo del non profit al fine di acquisire le competenze necessarie per lavorare nel Terzo Settore, per poterle affiancare a quelle pregresse in ambito comunicativo. Mi sono quindi iscritta al Master GIS, cogliendo così l’opportunità per apprendere i processi economici, le dinamiche interne ed esterne alle organizzazioni, nonché approfondirne le strutture giuridiche. Il Master è caratterizzato da un percorso teorico seguito da uno pratico, in cui si possono applicare le competenze apprese durante le lezioni frontali in alcune realtà presenti sul territorio, rendendo così l’attività dinamica e coinvolgente.  Read More

“Oltre il business per generare valore sociale”

Serena Porcari (Fondazione Dynamo): "L'Oasi? Un bene privato che diventa comune" L’incontro, teso e proteso alla definizione di una congiunzione ideale, era nell’aria da tempo. “Siamo espressioni diverse e complementari del Terzo settore – spiega Gianluca Salvatori, segretario generale di Euricse - Non ci accontentiamo di risposte scontate. Ci sforziamo di sperimentare percorsi nuovi”. Così è stato. Euricse, Labsus-Laboratorio per la sussidiarietà, che con l’Università di Trento hanno fondato SIBEC, e Dynamo Academy sono oggi fianco a fianco, simbolicamente e formalmente. Dal 17 al 20 ottobre, la collaborazione si tradurrà nel primo laboratorio intensivo dedicato alla gestione dei beni comuni. Si tratta di SIBEC Lab, un campus rivolto a funzionari, professionisti, imprese e cittadini attivi intenzionati ad affinare strumenti – teorici, pratici e manageriali insieme – utili per rigenerare spazi a rischio disuso. Tuttavia ancora fertili. Tuttavia ancora disponibili a essere restituiti alla collettività, arricchiti nel potenziale che poi sarà riversato sulla comunità. Ma non è tutto. A ospitare le lezioni di SIBEC Lab sarà un luogo che fa piena sintesi delle virtù contagiose della rigenerazione: l’Oasi Dynamo, proprietà di circa 1.200 ettari in ambiente preappenninico nel Comune di San Marcello Piteglio. “Un luogo in cui ogni giorno si praticano conservazione, ricerca e sostenibilità ambientale”, spiega Serena Porcari, amministratore delegato di Fondazione Dynamo, a cui fanno capo Dynamo Camp, Dynamo Academy e Oasi Dynamo. Ancora: ad amplificare la gettata positiva del percorso c’è la partnership con Dynamo Academy, in prima linea nella diffusione di un approccio orientato alla Corporate Philantropy. Perché – spiega Dynamo a questo proposito - “Saper guardare oltre il business significa proiettarsi verso una cultura orientata all’innovazione, scegliere un futuro comune e generare valore sociale”. Read More

Storie di stage, il racconto di Nicola

Genova, Trento, Perugia: le vie dell’agricoltura sociale di Nicola Camadona Sono Nicola Camandona, vengo da Genova e dopo la laurea in Scienze Internazionali e Diplomatiche ho lavorato tre anni in un’associazione di promozione sociale che si occupa di Intercultura e mobilità giovanile. Read More

Beni comuni, ovvero la maieutica della responsabilità

Si dice beni comuni, ma si legge responsabilità, impegno civico, capacità di prendersi cura di ciò che appartiene a tutti. “In senso etico, prima che giuridico”, spiega Gianluca Salvatori. Il segretario generare di Euricse ci aiuta così a capire, da vicino e con una prospettiva più ampia, il senso pieno di una gestione condivisa di spazi - fisici ma al tempo stesso simbolici - capaci di generare inclusione sociale e occupazione. Capaci - ancora - di innestare processi d'innovazione, persino imprenditoriale. In una sola parola: generano opportunità. Ecco allora una piccola definizione di beni comuni, per avvicinarci a Sibec Lab (qui il programma) e fornire agli interessati tutti gli strumenti per capire di cosa stiamo parlando. Read More