Dimensioni ed evoluzione dell’economia cooperativa italiana nel 2014

E' ora disponibile una nuova analisi sull'economia cooperativa che aggiorna i risultati del Terzo Rapporto offrendo un quadro della rilevanza delle cooperative nel 2014 e della loro dinamica nel biennio 2013-2014 con l’obiettivo di verificare le conseguenze delle scelte compiute negli anni precedenti, non solo sui livelli produttivi ed occupazionali, ma anche sulla struttura patrimoniale e l’equilibrio finanziario di queste organizzazioni. L'analisi che presentiamo oggi  introduce due importanti novità: l’allargamento del campo di osservazione alle imprese controllate da una cooperativa, consentendo quindi un passo avanti nella misurazione delle dimensioni dell’economia cooperativa nel suo complesso; l’analisi delle performance economico-finanziarie e dei livelli occupazionali non solo del settore cooperativo nel suo complesso, ma anche per le diverse tipologie di cooperative previste dall’Albo delle Cooperative istituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Read More

Il futuro del lavoro

Gianluca Salvatori"Interrogarsi sul futuro del lavoro è quindi un’iniziativa decisamente opportuna, specie in vista dei festeggiamenti del centenario dell’ILO che sarà celebrato nel 2019. La riflessione ha mosso i primi passi con una conferenza dedicata al tema, alla quale Euricse ha partecipato come una delle poche organizzazioni invitate a portare la voce dell’economia sociale. Già questa sottovalutazione di un settore in costante crescita occupazionale è di per sé un indizio."Il futuro del lavoro non è mai stato tanto arduo da prevedere. Può sembrare un’affermazione infondata: in fondo già altre volte, nel passato, si è passati attraverso trasformazioni di grande impatto che hanno modificato sostanzialmente le forme e il vissuto del lavoro. E’ accaduto con il passaggio dall’agricoltura all’industria moderna, e poi si è ripetuto in occasione di ogni rivoluzione industriale. Eppure ogni volta la nascita di nuovi lavori – in settori diversi rispetto a quelli in cui l’innovazione tecnologica si è sviluppata, perché l’”effetto reddito” ha superato quello di sostituzione - ha finito per compensare nel medio-lungo termine l’estinzione di attività tradizionali – fossero quelle del maniscalco o del palafreniere – provocata dall’introduzione di nuove tecnologie. Il più delle volte migliorando la stessa qualità delle condizioni di lavoro: finora infatti i nuovi posti di lavoro che hanno sostituito quelli distrutti sono risultati generalmente migliori e meglio retribuiti di quelli che l’innovazione ha sostituito. Read More

Le BCC: il diario di una svolta

Un’analisi interessante di Ivana Catturani (Euricse, Università di Trento) sullo stato dell’arte delle banche di credito cooperativo al centro di una fase di riorganizzazione strutturale. L’articolo presenta i dati sul patrimonio, redditività e qualità del credito. I dati sul credito cooperativo italiano di Federcasse relativi al 2015 fotografano una situazione caratterizzata da politiche di prezzi poco incisive e costi elevati a scapito della redditività e dell’aumento del patrimonio. Se, da un lato, questa situazione è comprensibile data la natura not-for-profit di queste banche, dall’altro, ha determinato uno stato di fragilità, soprattutto dopo l’entrata in vigore dei nuovi regolamenti a livello europeo e della nuovo assetto istituzionale a livello nazionale. Questo nuovo contesto economico e istituzionale, assieme all’incidenza delle sofferenze e la svalutazione dei crediti mantengono le BCC in una situazione di incertezza. Read More

Il ruolo della cooperazione agricola in chiave moderna

Una riflessione sui contesti marginali come quello trentino, oggetto di una ricerca di Euricse. La forma cooperativa ha garantito livelli di efficienza e qualità superiori a quelli ottenibili con qualsiasi altra modalità organizzativa.Il Trentino è una terra con una lunga tradizione cooperativa. La forza di questo modello imprenditoriale assume dei connotati estremamente interessanti con riferimento al comparto agricolo. La cooperazione tra produttori agricoli ha consentito infatti ai contadini trentini di superare i limiti dimensionali della gran parte delle aziende, legati alla conformazione montana del territorio, attraverso l’aggregazione della produzione e l’ottenimento di economie di scala esterne alle singole aziende agricole. Read More

I numeri del Terzo settore in Italia. Ecco a chi si rivolge la riforma

La scorsa settimana la Camera dei Deputati ha dato il via libera definitivo alla nuova normativa del Terzo Settore che, con i decreti legislativi che seguiranno nei prossimi mesi, riformerà il mondo del non profit, delle imprese sociali e del volontariato. Ma quante e quali sono le organizzazioni che saranno toccate direttamente da questa riforma?Per dare una risposta a questa domanda, vi proponiamo alcuni dati estratti dall’analisi sui dati del 9° Censimento dell’industria e dei servizi condotta da Euricse in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Statistica (Istat). Read More

Libro Bianco sulle cooperative di comunità. Un’anteprima.

Cosa hanno in comune una piccola cooperativa multiservizi che opera in una comunità locale, un collettivo di performing art attivo all'interno di un immobile urbano abbandonato, una rete d’imprese che valorizza una filiera produttiva, un’azienda energetica che struttura smart grid, uno scambio di servizi tra persone collegate da una piattaforma online? Appartengono tutti ad un nuovo modello di cooperazione di comunità che nasce dal basso per garantire servizi e beni in grado di soddisfare diversi bisogni della comunità rilanciando spesso lo sviluppo socio-economico dei territori. Read More

L’innovazione aperta delle cooperative di comunità

La redazione del Libro Bianco “Le cooperative di comunità” ci ha obbligati a “ritessere le fila” di percorsi di ricerca svolti negli anni passati. Il compito di raccontare tutti i passaggi lo abbiamo affidato a Flaviano Zandonai, ricercatore e co-autore del volume. Nonostante un numero crescente di ricercatori, policy maker, consulenti e progettisti tentino di catturarne il valore distintivo incasellandole in modelli organizzativi, forme giuridiche, politiche di sviluppo, le cooperative di comunità rimangono oggetti sfuggenti rispetto ai modelli classici della partecipazione sociale e dell’imprenditorialità, anche di quella cooperativa. Operano infatti lungo le “faglie” dove hanno preso forma le istituzioni moderne: tra produzione e consumo, tra mercato e dono, tra sfera pubblica e privata, tra lavoro volontario e retribuito, tra specializzazione settoriale e diversificazione, tra globale e locale. Read More

Sfida migratoria e imprese sociali tra ambiguità e innovazione

Euricse Facts&Comments Giulia GaleraLeggi anche come è nato questo approfondimentoLa crisi migratoria ha innescato un cortocircuito d’idee, progetti e iniziative che hanno creato profonde divisioni nella popolazione e hanno spinto molte organizzazioni del Terzo Settore ad espandere il proprio raggio di azione nel settore dell’accoglienza di rifugiati e richiedenti protezione internazionale. Numerose associazioni e cooperative sociali si sono attivate per sperimentare, in collaborazione con le comunità ospitanti, percorsi innovativi di accoglienza e inclusione attenti alle ricadute sulla comunità. Tuttavia, i meccanismi di selezione degli enti affidatari hanno anche contribuito ad alimentare un vero e proprio “business dell’accoglienza”, che ha consentito a molte imprese sociali, interessate principalmente ad aumentare il fatturato, di improvvisarsi in questo nuovo settore di attività senza dotarsi di lavoratori formati allo scopo. La possibilità di trarre significativi profitti  ha anche favorito la costituzione di cooperative sociali ad hoc, di dubbia competenza e prive di esperienza.Alla luce dell’entità e dell’irreversibilità del fenomeno migratorio, una riflessione sulle politiche e sui modelli di gestione dell’accoglienza è diventata imprescindibile e offre l’occasione per analizzare più da vicino i processi evolutivi delle imprese sociali, che negli ultimi vent’anni si sono fortemente differenziate al loro interno a seguito della loro maggiore o minore integrazione nel sistema di welfare. Se da un lato vi sono imprese sociali che, avendo mantenuto i legami con la società civile, riescono tuttora a cogliere e rispondere efficacemente ai nuovi bisogni sociali, dall’altra ve ne sono altrettante che hanno perso il contatto con la comunità, sono soggette a sempre più pesanti pressioni isomorfistiche e che talvolta assumono comportamenti opportunistici. Read More

Le cooperative investono? Un confronto con le spa durante la crisi

Euricse Facts&Comments Carlo Borzaga e Eddi FontanariGli investimenti materiali e immateriali, sia in quanto componenti della domanda aggregata che per i loro effetti sulla competitività, sono uno dei principali motori della crescita economica. Ciò premesso, risulta quindi interessante interrogarsi sulla propensione all'investimento delle diverse forme di impresa e in particolare delle cooperative in comparazione con le spa. In questo modo, è possibile allargare ulteriormente le analisi sulla performance delle cooperative durante la crisi proposte da Euricse in questi anni (Euricse, 2014, 2015). Read More

L’impatto degli utenti in organizzazioni mission-driven

Euricse Facts&Comments Flaviano Zandonai e Silvia RensiI dati dell’ultimo Censimento Istat sulle istituzioni nonprofit (dati aggiornati al 2011 e progressivamente rilasciati a partire dal 2013) [Istat, 2013] sono utili non solo per scattare una fotografia d’insieme, ma anche per ricavare informazioni di dettaglio che consentono di segmentare il nonprofit italiano, restituendo così il suo carattere di pluriverso.Tra le diverse variabili disponibili nel datawarehouse dell’Istat sul Censimento si segnala una novità di particolare interesse, ossia le informazioni relative ai destinatari di servizi con specifico disagio, cioè fasce di utenza che, per ragioni diverse, manifestano bisogni di assistenza, cura, educazione e che vengono soddisfatti dalle diverse istituzioni nonprofit. I dati riferiti a questi soggetti sono particolarmente rilevanti perché colmano un importante gap informativo: permettono infatti di guardare al nonprofit non dal consueto punto di vista della disponibilità di asset (risorse) economiche, umane, strutturali, ma anche guardando ai beneficiari delle sue attività, iniziative, servizi. Read More

Analisi della pressione fiscale sulle diverse forme di impresa: un approfondimento

Le riflessioni che hanno seguito la pubblicazione dei dati sulla pressione fiscale nel Terzo Rapporto Euricse (Chi contribuisce di più affa finanza pubblica? Coop e Spa a confronto) hanno suggerito ulteriori approfondimenti dei risultati in due direzioni: l’inclusione nell’analisi delle società a responsabilità limitata (srl) e la separazione delle cooperative sociali dalle altre cooperative. Read More

Le novità introdotte dalla Legge di stabilità 2015 per gli affidamenti alle cooperative sociali

Le cooperative sociali di inserimento lavorativo sono uno dei principali strumenti di politica attiva del lavoro a favore delle fasce più deboli e un importante mezzo di contrasto alla povertà. Sono più di 30.000 i lavoratori svantaggiati che lavorano, regolarmente remunerati, in queste organizzazioni. Nel complesso, il loro fatturato deriva per metà circa da fonti private, cioè dalla vendita dei beni e servizi prodotti ad altre imprese o a consumatori, e per metà da contratti con pubbliche amministrazioni. Read More