Beni comuni, torna SIBEC LAB

9 Luglio 2018

Nessuno è escluso. Amministratori pubblici, professionisti o imprenditori, cittadini, associazioni. Quando è di beni comuni che si sta parlando, ognuno concorre all’esito finale. Ognuno è parte di un processo. Ognuno ne è responsabile. Ognuno, ancora, è tassello imprescindibile di un mosaico. Ma prendersi cura di un patrimonio collettivo implica competenze, abilità di gestione. È per questo che SIBEC, la scuola italiana dei beni comuni ideata da Labsus, Euricse e Università degli Studi di Trento, s’indirizza alla comunità per amplificarne le potenzialità. Obiettivo: forgiare capacità abilitanti, formare alla gestione dei beni comuni, ossia tutti gli spazi pubblici, i servizi e gli edifici in stato di abbandono (o sottoutilizzo) che, attraverso il loro recupero, possono tornare a rendersi disponibili alla comunità. Quindi rinascere.

Attiva dal 2015 come luogo di apprendimento delle competenze amministrative e imprenditoriali necessarie alla gestione condivisa dei beni comuni, il 15 giugno la Scuola ha concluso i corsi base itineranti (a Bologna, Cosenza, Palermo, Milano) ma sono già aperte le iscrizioni al campus SIBEC LAB, ovvero una full immersion di quattro giorni per sviluppare competenze nella gestione dei beni comuni.

Il corso – ideato da Euricse e Labsus-Laboratorio per la sussidiarietà in collaborazione con Dynamo Academy e il supporto di Banca Etica –  è in agenda dal 19 al 22 settembre 2018, all’Oasi Dynamo (San Marcello Piteglio, in provincia di Pistoia).  Ai partecipanti sarà offerto un percorso intensivo, attraverso momenti di lavoro sia esclusivi sia di gruppo per dare impulso e concretezza alle necessità progettuali. Il tutto con il supporto di tutor esperti che affiancheranno i corsisti. Quanto al metodo, il lavoro si svilupperà seguendo la via dell’apprendimento riflessivo, in cui si impara facendo e in cui le conoscenze teoriche si riversano nell’esperienza pratica: teoria e prassi, prassi e teoria.

Ma perché formare funzionari e professionisti? E perché è necessaria una scuola? La recente crisi economica e la progressiva erosione di risorse pubbliche hanno generato un crescente numero di aree, spazi pubblici ed edifici in stato di abbandono o sottoutilizzo. Luoghi a rischio, luoghi che in potenza potrebbero rivelarsi aree degradate, dimenticate, sfregiate. Ma se la comunità locale si assume la responsabilità del loro recupero (e poi della loro gestione) piazze, strade e giardini torneranno a essere beni comuni. Tuttavia è necessario un progetto per una gestione economicamente sostenibile e rispettosa delle caratteristiche di questi “beni di comunità”, ossia in grado di produrre sviluppo economico e concrete opportunità di lavoro. Ed è qui che si inserisce Euricse, da anni impegnata nello studio delle forme organizzative e imprenditoriali più adatte alla gestione dei beni comuni. La partnership tra Euricse, Labsus e l’Università di Trento consente così di mettere a frutto le ricerche, le conoscenze e le reti di relazioni necessarie per la creazione di una Scuola in cui formare professionisti competenti nella gestione condivisa dei beni comuni, coinvolgendo la comunità locale, valorizzandone le potenzialità ed evitando ogni tipo di speculazione.

sibec lab


Tutto bene, fin qui. Ma come pre-iscriversi a SIBEC LAB? Chi sono i destinatari? Quali i requisiti di accesso? Ecco una guida per partecipare.

Chi può iscriversi?

Amministratori pubblici (statali, regionali, locali) coinvolti in processi decisionali e attività progettuali innovative riguardanti il benessere della collettività.

Professionisti e imprenditori Del mondo profit o non profit che desiderano investire le proprie abilità per costruire nuove opportunità professionali al servizio dei beni comuni.

Società civile Ovvero esponenti di associazioni, comitati e gruppi di cittadini già coinvolti in processi di promozione, cura e rigenerazione di beni comuni.

 Più in generale, il “gestore di beni comuni” riveste un nuovo profilo professionale, in cui le doti di leadership si combinano con abilità relazionali e di mediazione, dove le competenze tecniche e progettuali sono in relazione con i bisogni e le risorse della comunità. Tutto ciò al fine di valorizzare la rigenerazione dei beni comuni del territorio. Un ruolo, questo, che può trovare spazio sia nelle pubbliche amministrazioni sia nelle imprese private generando nuove competenze e nuovi profili professionali.


Come iscriversi?

Per aderire è sufficiente compilare il modulo disponibile online. I partecipanti al Campus saranno selezionati tra coloro che possiedono una conoscenza di base sufficiente del tema “gestione condivisa dei Beni Comuni” e soddisfino almeno uno dei seguenti requisiti:

  • aver frequentato almeno un appuntamento del Corso base itinerante (anche in edizioni precedenti)
  • avere nel proprio curriculum professionale la gestione diretta di un progetto di Beni Comuni
  • avere un percorso di studio inerente alle tematiche dell’amministrazione condivisa e/o la gestione di iniziative di imprenditorialità sociale

Per informazioni: [email protected] oppure 0461 282289

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